Correva l’anno 2021 e a gennaio lo Staff de L’Albero di Amy venne contattato da un’azienda di Cosmetici Solidi per testare i loro prodotti e inserirli in linea di vendita. Devo confessare che quando Claudia mi inviò il campionario aprii la scatola e rimasi ammaliata dal profumo che emanava….poi provai l’ennesimo shampoo solido per i miei capelli colorati e da allora è rimasto il mio shampoo, che con il conditioner specifico fa egregiamente il suo dovere ogni volta che mi lavo i capelli (e vi assicuro che la mia testa sopporta lavaggi piuttosto frequenti…!!).
Bene! Ho deciso di intervistarla e lascio spazio, in questo articolo, a lei che è la nostra protagonista!
*Ciao Claudia e Benvenuta! Chi è Claudia in Officina Cosmetica Antichi Ricordi? Qual’è il tuo ruolo? Di cosa ti occupi?*
“Claudia, come tutti i piccoli artigiani, è mente e braccio di Sapone Antichi Ricordi 😉 Studio i prodotti, li formulo e li realizzo fisicamente. Insieme al mio team giorno per giorno mando avanti tra mille difficoltà una piccola impresa artigiana credendoci fino in fondo”
*Come nasce Officina Cosmetica Antichi Ricordi? Qual’è la vostra Mission?*
“Fondamentalmente per necessità: nel 1999 nasce il mio primo figlio e nel 2002 il secondo. Entrambi hanno problemi di dermatite atopica molto molto importanti (in seguito abbiamo scoperto che alla base di questo problema vi era anche una questione genetica). Una situazione così complessa richiede l’attenzione di un parere medico quindi iniziamo a consultare numerosi specialisti e a provare altrettanto numerose cure, con scarsi risultati. Fino a quando un giorno un medico (un precursore, ancora si parlava poco di quanto il sistema lavante potesse aver impatto su questo tipo di problema) mi disse che era fondamentale utilizzare qualcosa di adeguato per lavare questi due bambini, qualcosa che non contenesse solfati. Mi spiegò quanta poca attenzione si ponesse nella scelta di un cosmetico quale è il bagnoschiuma e quanto invece potesse contribuire a peggiorare questa condizione che, ricordiamolo sempre, è una condizione medica e come tale va trattata. Ho iniziato a documentarmi, a confrontarmi con lui. Ciò che avevo capito era che un sapone non aveva il PH ideale per essere utilizzato sulla cute poiché il PH era l’unica cosa di cui si parlava a quei tempi. Non tutti i dermatologi erano concordi sull’opportunità di utilizzarlo , alcuni dicevano “va bene, purché sia Marsiglia” e lui mi spiegò il perché. Il sapone di Marsiglia vero, introvabile, era prodotto tramite processo di saponificazione a freddo, ma ciò che si trovava (e si trova!) nei supermercati era quanto di più lontano si potesse immaginare, prodotto industrialmente con grasso animale, altro che olio di oliva! Concluse dicendo “ Non ha una nonna, qualcuno capace di farle un sapone all’olio di oliva a freddo?” No, non lo avevo, e allora ho deciso di imparare. Da quel giorno si è accesa la mia scintilla. Ho provato, sperimentato, buttato e riprovato ancora. Ho fatto tesoro dell’esperienza acquisita, mi sono lanciata in preparazioni sempre più complesse sempre per uso personale. Poi ho iniziato a cullare un sogno… e se diventasse il mio lavoro? Mi sono informata, ho sbattuto la testa contro la burocrazia, ho cercato di districarmi tra una normativa incredibilmente complessa e stringente, ho investito dieci volte di più di quanto avevo messo in conto ma alla fine ce l’ho fatta e nel 2015 ho aperto il mio piccolo laboratorio a Quarona (VC). Lo spazio era poco, i locali necessari per rispondere a quanto richiesto dalla normativa tanti…. il sapone pure lui aveva delle esigenze, il locale di stagionatura cominciava ad andarci stretto e allora abbiamo preso il coraggio a due mani e nel febbraio di due anni fa ci siamo trasferiti nella nuova sede a Borgosesia (VC).
Il perchè è presto detto: mi sono appassionata, avevo delle richieste, e non vedevo l’ora di condividere con le altre mamme ciò che avevo imparato.
La nostra mission? Con il tempo abbiamo iniziato a formulare anche prodotti diversi dal sapone, lo shampoo e il balsamo solidi sono tra quelli che maggiormente ci contraddistinguono. Il nostro obbiettivo è quello di continuare a produrre cosmetici nella maniera più rispettosa possibile sia per l’ambiente che per la nostra pelle. Non dimentichiamo mai, neppure per un momento, che i cosmetici sono tra le principali cause di dispersione di micro-plastiche (non solo flaconi, parliamo anche di particelle contenute nei formulati) e di petrolati non biodegradabili. Credo fermamente nel valore della condivisione: ciò che imparo ha maggior valore se riesco a trasmetterlo ad altri. Non è scontato che chiunque debba sapere che un balsamo contiene siliconi e che questi siliconi vengono dispersi in ambiente senza possibilità di degradarsi in breve tempo o che quel magico scrub viso che mi piace tanto diventerà cibo plastico per pesci e lo ritroverò nel piatto del mio bimbo ogni volta che gli dico “mangia il pesce che fa tanto bene”. Tutti noi siamo gli attori del nostro futuro, con la domanda possiamo cambiare l’offerta. Abbiamo la responsabilità verso i nostri figli di cercare soluzioni diverse perché esistono! Dobbiamo informarci, fare delle scelte, condividere ciò che abbiamo appreso per far si che sempre più persone prendano consapevolezza di quanto le proprie scelte impattano sull’ambiente che ci circonda. Quando scelgo uno shampoo solido lo faccio solo perché voglio eliminare il flacone in plastica? E’ già un ottimo passo, ma visto che sto intraprendendo questa strada faccio di più e scelgo di acquistare un prodotto formulato per avere un impatto ambientale ridotto al minimo”
*Da dove nasce il nome “Antichi Ricordi”?*
“Antichi perché sono i ricordi di una bambina, il profumo di bucato quando aiutavo la nonna a piegare le lenzuola. Non un profumo vero e proprio, un sentore di buono e di pulito, quella sensazione di una cosa che ti fa star bene.
Antichi ricordi perché produco il sapone come si faceva una volta, a mano, rispettando i lenti tempi di stagionatura, un po’ al di fuori delle moderne logiche di mercato che impongono standard quantitativi a discapito di quelli qualitativi. I nostri nonni si prendevano il tempo di far tutto perbene, che fosse coltivare l’orto, autoprodursi le conserve o fare il sapone. Lo facevano perché era così che andava fatto, non si ponevano nemmeno il problema di pensare se abbassando la qualità si poteva produrre di più. Ecco, questo era ciò che io avevo voglia di fare. Avevo voglia di spendere tutta la mia passione, di perdermi tra pentoloni e ricette, non di diventare un “fabbricante”. Amo il mio lavoro, ma sopratutto amo COME lo faccio”
*Cosa significa per voi “officina cosmetica” e “Sapone naturale”? – Come mai la scelta di produrre con olio di oliva e con lavorazione a freddo?*
“Ancora oggi, quando apro la porta del mio piccolo laboratorio artigianale, mi perdo tra profumi, prove, progetti che fanno capolino dallo scaffale in attesa di sbocciare. Un prodotto, quando nasce, deve soddisfare prima di tutto me. Provo e riprovo fino a quando non ottengo esattamente ciò che mi ero prefissata. La produzione artigianale usa un approccio diverso rispetto a quello industriale, non consentirà mai di produrre enormi quantitativi di prodotto, ma lascia la possibilità di farlo senza dover ricorrere a compromessi. Vi faccio un esempio pratico per poter capire cosa intendo, senza entrare troppo nel dettaglio tecnico così non vi annoio 🙂 Quando si produce un sapone tramite saponificazione a freddo partendo da un olio avviene una reazione chimica chiamata “saponificazione” durante la quale, oltre al sapone, viene prodotta glicerina. La glicerina se non viene separata rimane all’interno del sapone, è ciò che lo fa sembrare (sembrare, non essere!) più morbido. E’ anche ciò che lo rende così gentile sulla pelle. Durante il processo industriale invece la glicerina viene separata, che significa tolta.
Perché? Per due ragioni fondamentali:
1) è appiccicosa, quindi rallenta il passaggio nei macchinari, il che significa meno capacità produttiva dell’impianto
2) viene rivenduta all’industria cosmetica che la utilizza per aggiungerla ai cosmetici
Il prodotto che si ottiene è pronto all’uso quindi può essere messo immediatamente in vendita senza attendere 8/10 mesi di stagionatura come invece accade con la saponificazione artigianale.
Quindi, rispondendo alla tua domanda, cosa significa saponificare a freddo… significa scegliere di produrre piccoli lotti, impiegandoci il tempo necessario, per ottenere un prodotto di qualità diversa. Il cliente difficilmente sa cosa sta dietro a tutto ciò, ma una volta che prova un sapone prodotto a freddo capisce da se la differenza che corre tra i due prodotti”
*Ci spieghi la differenza tra saponetta e cosmetico solido? Così non ci facciamo “insaponare”*
“Un sapone, lo abbiamo detto, è un prodotto alcalino e quindi per sua natura non è adatto a lavare i capelli. Le uniche persone che possono trarne beneficio sono al limite quelle con capelli molto fini a sottili: le squame si aprono e il volume dei capelli aumenta. Attenzione però che squame aperte significano poca lucentezza, avete presente quando si dice capello stopposo? Per questa ragione con i finti shampoo solidi , quelli che di fatto sono saponette, occorre concludere il lavaggio con un prodotto acido per andare a richiudere le squame. Le nonne dicevano “sciacqua i capelli con acqua e aceto” (un piccolo tip…. l’acido citrico è meglio perché l’aceto, ebbene sì, inquina!) e questo era il motivo. Se però poi vado ad aggiungere un condizionante il rischio è di ritrovarmi con i capelli che sembrano cerosi. Questo problema lo si risolve utilizzando uno shampoo solido vero e proprio (ed un balsamo solido, uno di quei mai più senza che si incontra una volta nella vita!). Cercando un prodotto formulato con un tensiaottivo delicato e ben bilanciato si ovvia al problema di cui abbiamo parlato. Il capello non viene stressato dai solfati, risulta pertanto bello definito ed elastico. Le nostre clienti più affezionate non a caso sono le persone con capelli ricci, colorati e sfibrati!”
*Cosa consigli di “guardare” nell’INCI di un prodotto per poterlo scegliere?*
“In un sapone suggerisco di verificare che sia prodotto con olio di oliva (Olea europea fruit oil) e che non contenga petrolati, in uno shampoo solido che al primo posto dell’inci ci sia un tensiattivo delicato come il sodium cocoyl isethionate e non un solfato, che non contenga siliconi e petrolati. Di fatto come regola generale, suggerisco sempre di scegliere prodotti con INCI corto: l’elenco di mille attivi nello stesso prodotto serve più a fare marketing poiché la quantità rischia di essere davvero infinitesimale. Meglio pochi ingredienti, ma di qualità, ponendo attenzione anche alla biodegradabilità. Passatemi la banalità che non deve verità assoluta ma, di norma, ciò che non fa male all’ambiente non lo fa nemmeno a noi!!”
*Ma il cosmetico solido è meno igienico del prodotto tradizionale liquido?*
“E’ una domanda che viene posta spesso. Formulare un cosmetico solido ha il vantaggio di poter spesso omettere il sistema conservante. Leviamo subito l’ombra che si aggira nella mente di tutti in questo momento: il Covid ha vita difficile con questo tipo di prodotti. Ce lo hanno ripetuto fino alla nausea: il sapone (inteso in senso lato come tensiattivo) è l’unico prodotto capace di denaturare la superficie del virus. Un discorso a parte invece va fatto per quelli che normalmente chiamiamo “germi e batteri” . Per quanto riguarda il sapone artigianale l’ambiente alcalino è inospitale per la proliferazione, a patto che la conservazione del prodotto sia adeguata. Per intenderci, il normale uso quotidiano non crea proliferazione, ma non lascerei a mollo nell’acqua un sapone per usarlo a distanza di settimane per lavarmi il viso. Per quanto riguarda invece gli shampoo e i balsami solidi i produttori possono fare una scelta: andare ad inserire un sistema conservante più o meno di qualità (non esistono solo i parabeni per fortuna) oppure decidere di attribuire un PAO più corto al cosmetico. abbiamo scelto la seconda strada. Cosa significa? che avete tempo 6 mesi per utilizzare il prodotto dopo che avete iniziato ad utilizzarlo. Ci sembra un compromesso accettabile per poter evitare il sistema conservante”
Grazie Claudia!! Sei stata preziosissima!
Trovate tutti i fantastici prodotti di Officina Cosmetica Antichi Ricordi qui