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Pannolini Lavabili al Nido? SI, grazie! – Intervista a Claudia

Vi ricordate di Claudia del Nido Sognidoro? Oggi è venuta a trovarci sul nostro Blog per parlarci di Pannolini Lavabili

Lasciamo la parola a lei che è la nostra protagonista! 😊

*Ciao Claudia benvenuta! Ti abbiamo intervistata in precedenza per un articolo sul Babywearing. Ora vogliamo approfondire con te il tema dei Pannolini Lavabili al Nido…. Come ti è venuta questa idea?*

“L’idea è nata da un caso fortuito. Mi avvicinai al mondo dei pannolini lavabili perché accudivo un bambino che ne faceva uso, e rimasi talmente stupita dalla facilità di utilizzo che ne rimasi affascinata. Poi, che colori e che fantasie avevano quei pannolini…..

*Come nasce il Nido Sognidoro? Quanti bambini accoglie? Da chi è gestito?*

“Il nido Sognidoro nasce nel 2018 come nido famiglia, e dopo soli due anni si ingrandisce diventando nido a tutti gli effetti e passa quindi da una capienza di soli 5 bambini ad una di 20. Il nido si trova ad Albano sant’Alessandro, in provincia di Bergamo, ed è gestito dall’Associazione Ohana nella quale io ricopro il ruolo di Presidente”

*Hai fatto ricerche? Consulenza? Ti sei orientata nel mercato italiano o in quello estero?*

“Feci diversi step nella mia ricerca. Inizialmente ero curiosa di capire come fossero stoccati e lavati a casa e chiesi direttamente alla nonna del bambino che accudivo, per pura curiosità. Poi una amica mi consigliò un libro dal quale partire a conoscere un po’ di più questo mondo. Da lì fu amore.
Scelsi di provare a portarli al nido per tutti i bambini, contattai strutture che già li utilizzavano per capire come si fossero organizzate, e infine conobbi Alessia, negoziante con pannolinoteca, senza il cui prezioso aiuto molto probabilmente non sarei a questo punto. Fu lei a svelarmi i mille segreti legati ai pannolini lavabili, perché la mia era certo una scelta ecologia, ma strettamente legata all’aspetto igienico-sanitario. Nulla poteva essere lasciato al caso.

*Claudia quali modelli di pannolini lavabili hai scelto e perché?*

“Scelsi i pocket principalmente perché mi permettevano una rapida asciugatura, la quale, prevedendo numeri di pannolini da asciugare non indifferenti, doveva essere condizione necessaria ed essenziale. In questo modo la cover sarebbe asciugata velocemente, mentre per gli inserti e i velini avrei potuto utilizzare una asciugatrice, senza il rischio, a lungo andare, di rovinare gli elastici. Detta così sembra semplice, ma io e Alessia ci impiegammo diverse settimane per capire che sarebbe stata la soluzione perfetta per me”

*Come hai presentato questo servizio alle vostre mamme/papà?*

“Sono partita soft. Presentai la scelta come un progetto sperimentale. Se non fosse andato a buon fine, lo avremmo abbandonato. Forse questa modalità ha aiutato noi educatrici a prendere la scelta con più leggerezza e meno pressioni e ha permesso ai genitori di familiarizzare con lo strumento prima di poterlo giudicare”

*Come l’hanno presa? (c’è stato qualcuno che ha obiettato? – cambiato struttura – voluto che si utilizzassero comunque gli usa e getta?)

“All’inizio con molto entusiasmo e devo dire che critiche, a dire il vero, non ne sono mai arrivate. L’unica cosa che posso dire a questo proposito è che purtroppo c’è pochissima informazione in merito, per cui ricevo spesso richieste di utilizzo momentaneo del pannolino usa e getta in caso di dermatite, ad esempio. Ma, come ben sa chi usa i pannolini lavabili, non c’è miglior cura che lasciare la pelle irritata a contatto con tessuti naturali, piuttosto che con la plastica e le sostanze chimiche di cui sono intrisi i pannolini usa e getta, no?”

*C’è qualche genitore (che tu sappia) che ha poi voluto farne una scelta ecologica anche nella vita a casa?*

“Certo. Una mamma, appena ha saputo della mia idea abbozzata di introdurre i pannolini lavabili, si è ricordata di aver sempre voluto provarci e, nonostante il suo bambino avesse già un anno e mezzo, si è lanciata a capofitto nel mondo dei lavabili. Così, quando io ho realmente cominciato, era poi lei a darmi i consigli su come fare!”

*Pannolini lavabili al nido – rotazione/stoccaggio/lavaggio. Raccontaci 🙂*

“Accidenti, devo semplificare un po’ altrimenti vi tedio troppo. I pannolini sono pocket di taglia unica, in modo che possano essere adattati per tutti i bambini presenti. In caso di bambini molto piccoli, siccome capita raramente di averli al nido, abbiamo optato per i pannolini usa e getta in attesa che possano utilizzare anche loro i lavabili. Al momento del cambio abbiamo due bidoni, uno per i pannolini con la cacca e uno per quelli con la pipì, in modo che al momento del lavaggio si fa più in fretta perché sciacquiamo solo quelli con la cacca. Poi li laviamo in lavatrice con programma cotone a 60 gradi con prelavaggio, detersivo ecologico in polvere con percarbonato e acido citrico. Più semplice di così non si può”

*Pannolini lavabili al nido – pro e contro*

“I pro coincidono con quelli dell’utilizzo dei pannolini lavabili in generale, in primis il calo delle irritazioni delle parti intime, a cui si aggiunge la riduzione drastica dei rifiuti. E con 20 bambini frequentanti potete immaginare quanti sarebbero stati. Contro ne vedo pochi e quasi inesistenti a parere mio. Forse l’unico vero riguarda la programmazione delle diverse lavatrici per evitare di far saltare corrente… 😃 A volte capita!”

Grazie Claudia per aver condiviso con noi la tua esperienza e il tuo lavoro!! Sei stata illuminante!

Vi lasciamo il link alla pagina del Nido Sognidoro, per qualsiasi informazione scrivete!

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